Un percorso che crea un dialogo fra musica, patrimonio culturale e linguaggio cinematografico. Tre episodi video, scritti da Andrea Lai e diretti da Francesco Coppola, raccontano la musica arte fra le arti che diventa paradigma di libertà e si lascia riscoprire nella sua intima essenza: resiste al tempo, unire le persone. Una serie in tre performance dal vivo ed esclusive con protagonisti della musica italiana contemporanea in luoghi significativi nel patrimonio museale ed espositivo della cultura del nostro Paese.
Francesca Michielin e Vasco Brondi sono due tra gli artisti più interessanti della scena musicale italiana attuale: lei cantautrice polistrumentista, lui pioniere della scena indie con il progetto Le Luci della Centrale Elettrica che ha ora intrapreso la sua carriera da solista. Hanno inaugurato il 2021 collaborando al singolo Cattive Stelle. In Music For Uncertain Times lo eseguono per la prima volta dal vivo, pianoforte e voce, al Museo del Novecento di Milano.
Fiorella Mannoia ha accompagnato con la sua voce gli ultimi cinquant’anni della musica italiana, Clementino è una colonna della scena rap italiana e re del freestyle. Due artisti provenienti da universi musicali distanti anni luce, che si incontrano tra le mura del Castel dell’Ovo per un intreccio tra chitarra e rap con vista sul golfo di Napoli. Una performance resa ancora più magica dal brano scelto: Terra mia di Pino Daniele.
La Rappresentante di Lista gruppo nato nel 2011 dall’incontro tra la cantante Veronica Lucchesi e il polistrumentista Dario Mangiaracina, è stato tra le più grandi rivelazioni dell’ultimo Festival di Sanremo, dove ha conquistato pubblico e critica con Amare. Nella sua Palermo, avvolto dall’aura settecentesca di Palazzo Butera, oggi laboratorio d’arte e avanguardia del Mediterraneo, il duo esegue proprio il brano sanremese, in un’elegante, intensa e sperimentale versione per pianoforte e archi.
Music For Uncertain Times racconta la musica arte fra le arti. Attraverso i musicisti, le loro note e le loro parole, raccoglie le riflessioni sul ruolo della musica in questi tempi incerti, sul suo essere guida quando l’orizzonte muta, di essere bellezza contro la paura. Riempie di musica architetture nate per altri scopi e raccontate dalle voci di critici e curatori d’arte: Gianluca Marziani al Museo del Novecento, Paola Ugolini a Castel dell’Ovo e Claudio Gulli a Palazzo Butera.